Il sistema d'instradamento dei dati su Internet è basato sulla apposizione d'un indirizzo su ogni pacchetto di dati inviato, è perciò importante conoscere il sistema in base al quale tali indirizzi sono assegnati ai computer collegati ad Internet.

Ogni computer collegato ad Internet è dotato di un proprio indirizzo espresso con una sequenza di 32 bits generalmente scritta come quattro ottetti (decimali), p.e. 128.6.4.7, alcuni ottetti indicano la rete mentre altri indicano il computer all'interno della rete. Quando il sistema fu creato si pensò che vi sarebbero sicuramente state molte reti e che per indicarle tutte sarebbero stati necessari almeno 24 bits, molte di queste reti inoltre sarebbero state molto grandi ed avrebbero avuto bisogno di almeno 24 bits per indicare i loro computer; in sostanza per indicare tutte le singole reti e singoli computers sarebbe stato necessario un indirizzo di almeno 48 bits e non 32.

Tuttavia i progettisti del protocollo IP, non intendendo andare oltre i 32 bits di lunghezza per gli indirizzi, ritennero opportuno assumere che la maggior parte delle reti sarebbe stata piccola e perciò avrebbe avuto bisogno di pochi ottetti per indicare i propri computers. Furono così definite tre classi di indirizzi:

  • Classe A: caratterizzata dal primo ottetto compreso tra 1 e 126, è riservata alle grandi reti poiché lascia 3 ottetti per definire i computers della rete.
  • Classe B: caratterizzata dai primi due ottetti compresi tra 128.1 e 192.254, è riservata alle reti di media dimensione per le quali 2 ottetti sono sufficienti a definire i propri computer.
  • Classe C: caratterizzata dai primi tre ottetti compresi tra 192.1.1 a 223.254.254, è riservata alle reti piccole cui un ottetto è sufficiente.

Gli indirizzi con il primo ottetto compreso tra 233 e 255 sono riservati alle classi D ed E, tuttora non definite; i valori 0 e 255 non sono impiegati essendo riservati ad impieghi particolari.

È chiaro, tuttavia, che una comunicazione basata soltanto sugli indirizzi IP sarebbe improponibile nel mondo reale. Si ricorre pertanto ad indirizzi simbolici con nomi che possono avere un significato immediato per l'utente. Ogni host della rete è, secondo questa convenzione, identificabile da un indirizzo avente un formato host_name.subdomain.top_level_domain, nel quale host_name è il nome della singola macchina, mentre top_level_domain, unito ad un eventuale subdomain, identificano quella che possiamo chiamare la posizione logica dell'host all'interno della rete. Un nome così costruito viene detto tecnicamente Fully Qualified Domain Name (FQDN)1 e ci riferiremo ad esso anche col termine di "indirizzo simbolico".

Si può facilmente intuire, e risulterà chiaro da alcuni esempi, come l'uso di questi indirizzi renda più agevole l'uso della rete da parte degli utenti che, in questo modo, si trovano a lavorare con indirizzi significativi della macchina cui si vogliono collegare piuttosto che con dei numeri il più delle volte indecifrabili.

Ad esempio, l'indirizzo www.osys.com identifica l'host www del subdomain osys appartenente al dominio com (Organizzazioni commerciali).

Analogamente il nome garbo.uwasa.fi identifica l'host garbo della rete uwasa (University of Waasa) a sua volta appartenente al top level domain fi (Finlandia).

È ovvio che da qualche parte ci sia qualcuno o qualcosa che effettui la traduzione da indirizzo simbolico ad indirizzo IP e viceversa, ogni qualvolta sia necessario e, possibilmente, trasparente per l'utente. Questa traduzione inizialmente veniva effettuata consultando un'unica tabella mentre oggi, visto le enormi dimensioni raggiunte da Internet, tale tabella è divenuta un database distribuito lungo tutta la rete. In questo modo non è necessario che ogni macchina conosca tutte le corrispondenze IP-FQDN, ma soltanto dove andare a reperire quelle corrispondenze di cui non è a conoscenza. Questo sistema, che funziona a cascata, è chiamato Domain Name System (DNS) e gli host che effettuano le ricerche delle corrispondenze prendono il nome di Domain Name Server (DNS).

Il nome del dominio fornisce già delle indicazioni significative su un certo indirizzo. I nomi di domini comuni sono:

.com
Organizzazione commerciale. microsoft.com è il nome della rete dell'organizzazione Microsoft.
.edu
Organizzazione Educational. Generalmente riferito ad università o a centri di istruzione di vario genere. mit.edu denota il noto Massachusset Institute of Technology, mentre ucla.edu è l'indirizzo dell'università di Los Angeles in California.
.gov
Nome di dominio relativo ad enti governativi americani. Il più celebre è whitehouse.gov, che è l'indirizzo della Casa Bianca, ma notissimo è anche nasa.gov.
.mil
Enti militari americani.
.net
Enti organizzativi o amministrativi di una rete, per lo più di Internet, come internic.net.
.org
Organizzazioni, di tipo privato o assimilabili come tali, generalmente non a scopo di lucro. Fidonet.org è, infatti, il dominio della rete amatoriale Fidonet.

In questo elenco di domini i nomi edu, gov e mil si applicano soltanto ad organizzazioni americane. Gli altri domini possono essere relativi anche ad organizzazioni di altri paesi. Ad ogni modo, le istituzioni di "governo" di Internet, hanno comunque predisposto dei domini che identificano il paese di residenza di una certa rete. Così una rete italiana è, di norma, etichettata con il suffisso .it, una francese con .fr, una tedesca con .de e così via.

 

[1] Non si confonda un indirizzo FQDN con un indirizzo di posta elettronica, che ha il formato user@domain.

 
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