Lo sviluppo di Internet e, più in generale, il passaggio dall'analogico al digitale sta accelerando il fenomeno noto come "convergenza dei media", intendendo l'unione tra strumenti di comunicazione diversi, quali la televisione, il telefono, etc. In passato, infatti, la trasmissione delle informazioni era analogica, sicché diversi tipi d'informazione non potevano viaggiare insieme sullo stesso supporto ed essere decodificati dal medesimo terminale. Il segnale radio di un televisore era infatti totalmente diverso da quello di un telefono mobile e, per essere tradotto in immagini, aveva bisogno di circuiti dedicati assenti in un telefono. La digitalizzazione delle informazioni ha invece radicalmente cambiato lo scenario, qualsiasi tipo di segnale è ormai riconducibile ad una sequenza di numeri e qualsiasi microprocessore può essere programmato per tradurla in video, audio o testi. Di conseguenza un singolo mezzo di trasmissione (cavo telefonico, frequenze per la telefonia cellulare o satellitare, etc.) può essere impiegato per la trasmissione di diversi tipi d'informazioni. Internet è probabilmente la prova più tangibile di tale convergenza: attraverso il cavo telefonico vengono infatti trasmessi audio, video e testi; le limitazioni attuali nella velocità di trasmissione non consentono ancora di avere immagini di qualità televisiva, tuttavia il veloce progredire della tecnologia e la diffusione delle linee ADSL porteranno presto a nuove possibilità per il web quali p.e. la trasmissione di film in pay per view. Anche le reti di telefonia mobile possono già essere impiegate per la trasmissione di filmati, in questo caso tuttavia la velocità è decisamente insufficiente per avere una buona qualità; inoltre i telefoni cellulari attuali non sono predisposti per la decodifica del segnale video, rendendo quindi necessaria la presenza di un computer portatile. Questa situazione è destinata a cambiare con l'avvento dei nuovi standard di trasmissione (GPRS e UMTS), nonché con la commercializzazione di nuovi tipi di terminali. Per quanto concerne gli standard di trasmissione, questi consentiranno di raggiungere velocità di trasmissione, attualmente monopolio delle reti, dell'ordine dei 2Mb/s; relativamente ai terminali, invece, questi presenteranno schermi LCD a colori e processori più potenti in grado di decodificare i segnali video. Discorso a parte merita il WAP, questa tecnologia infatti, sebbene sempre legata ai telefonini, non è nata per sfruttare le alte velocità dei nuovi standards bensì per adattare la navigazione Internet alle ridotte risorse dei terminali attuali. Il WAP definisce un nuovo linguaggio (detto WML) per semplici ipertesti ed immagini, al fine di permettere l'accesso ad Internet anche dal cellulare. Sebbene le velocità disponibili su rete mobili saranno comparabili a quelle di rete fissa, molto diversa sarà la disponibilità e il prezzo di tali servizi. Concedere, infatti, un canale a 2 Mb/s ad un singolo utente significherà impiegare circa metà delle risorse di rete disponibili su quell'area di territorio, le velocità di trasmissione più usate saranno, perciò, dell'ordine dei centinaia di bit piuttosto che delle migliaia. Tali velocità non consentiranno certamente di trasmettere film sui telefonini, ma permetteranno la visione di brevi filmati nonché una fluida videoconferenza. In ultimo, appare opportuno esaminare gli effetti della convergenza sulla televisione, che potrebbe infatti diventare il terminale domestico per servizi di testo (p.e. giornali on line), video on demand, videoconferenza, etc. Chiaramente le televisioni, così come sono, non sono sufficienti, potendo al massimo accedere a semplici servizi di videotext (in Italia p.e. al televideo); nuove funzioni possono essere aggiunte mediante l'impiego di set-top box1. Attualmente sono disponibili solo alcune consolle che permettono di collegarsi ad Internet utilizzando il televisore come monitor; tuttavia queste hanno come limite la scarsa velocità, nonché la difficolta di un tipico tubo catodico televisivo a visualizzare testi. Nuove generazioni di televisori e set top box potrebbero permettere d'impiegare il televisore per navigare, per videogiocare o per vedere film (dal satellite o dal cavo) con il sistema del video on demand. Va detto, comunque, che su questa possibile convergenza Internet/televisori molti hanno ragionevolmente formulato dubbi, riferendosi anche al diverso modo di fruire un film rispetto ad una pagina Internet (vicini e seduti invece che lontani e sdraiati). Nonostante questi dubbi, tuttavia, la fusione tra Internet e televisione resta una delle prospettive più affascinanti, poiché sono maggiori le persone che hanno familiare l'uso di un televisore piuttosto che di un computer.
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[1] Tale nome si riferisce a tutti gli apparecchi (box) che si mettono sopra (top) al televisore (set) quali ad esempio videoregistratori e decoder satellitari. |