Il primo ad aver bisogno di telelavorare in azienda spesso è proprio il piccolo imprenditore. Solitamente imprenditori e dirigenti prendono decisioni, organizzano e coordinano anche quando sono fuori dall'azienda, di solito usano il telefono cellulare. E, purtroppo per loro, si portano sempre del lavoro da fare a casa, ecco perché sono i soggetti ideali per il Telelavoro.

Poter scambiare archivi elettronici tra il proprio pc (portatile) e quello del proprio ufficio, magari usando Internet tramite il proprio cellulare, vuol dire:

  • leggere la posta in arrivo e scrivere quella in uscita;
  • scrivere o correggere lettere, appunti, promemoria;
  • dare disposizioni;
  • elaborare lavori più complessi.

Vuol dire soprattutto:

  • avere con sé una mole enorme di dati;
  • averli (se crittografati) in modo illeggibile per terzi;
  • averli aggiornati ora per ora;
  • lavorare anche nei ritagli di tempo, durante i viaggi.

Grazie al Telelavoro il piccolo imprenditore può operare in un contesto di mercato globale senza realizzare gli investimenti richiesti per impiantare filiali all'estero. Attraverso la delocalizzazione produttiva per via telematica l'imprenditore può inoltre accedere al mercato del lavoro senza limiti geografici e beneficiare delle differenze salariali tra paesi.

Nel campo dell'informatica, la strategia della delocalizzazione di alcune fasi produttive nei paesi a basso costo della manodopera viene attuata da tempo. Molte software house grandi e piccole residenti nella Silycon Valley statunitense utilizzano normalmente il lavoro di ingegneri e tecnici residenti in India, nella zona di Bangalore. Il motivo principale di questa scelta strategica è da individuarsi nella differenza tra i costi della manodopera americana e quella indiana, a parità di qualità. Anche la Swissair ha deciso di delocalizzare in India la sua area contabilità, mentre molte imprese occidentali utilizzano il lavoro a buon mercato delocalizzando fasi della produzione nell'area filippina di Girard.

Il ricorso al Telelavoro non è utile soltanto nell'ambito di politiche aziendali volte alla riduzione dei costi (cost cutting) ma è anche un'utile leva di espansione del fatturato aziendale. Può rappresentare, ad esempio, la soluzione migliore per reclutare venditori e assistenti tecnici, per attività post-vendita, direttamente sul mercato di destinazione dei prodotti. In tal modo l'impresa venditrice si assicura una presenza diretta e capillare sul mercato di vendita e può superare anche tutta una serie di ostacoli che impediscono la penetrazione dei suoi prodotti: vincoli urbanistici o carenza di immobili per impiantare strutture di vendita diretta, difficoltà ad operare attraverso gli intermediari locali, ostacoli linguistici e culturali.

Il Telelavoro, infine, può limitare le trasferte del personale. Le aziende che più beneficiano di questo vantaggio sono quelle i cui dipendenti o dirigenti sono costretti a ripetuti e frequenti viaggi internazionali.

In particolare la Videoconferenza consente un risparmio sui costi delle trasferte (che per molte aziende rappresentano all'incirca il 6% dei costi aziendali)1, permette di aumentare il numero delle riunioni (dal momento che possono essere organizzate a costi minori) e migliora la formazione del personale grazie alla possibilità di adottare forme di remote training.

Se quelle finora descritte sono le opportunità offerte dal Telelavoro all'imprenditore, non è detto che questi possa coglierle tutte prontamente e senza ripercussioni negative sulla struttura aziendale. L'introduzione del Telelavoro in azienda non ha soltanto un impatto sui processi, ma coinvolge molteplici aspetti della gestione, comportando interferenze tra attività diverse.

Se un dipendente o un collaboratore smette di essere presente in azienda ed inizia a telelavorare, non può più svolgere le attività manuali che richiedono la presenza fisica in sede. Occorre, quindi, ripartire questi carichi di lavoro tra i dipendenti ed i collaboratori che restano in sede. In seguito all'introduzione del Telelavoro, alcune aziende riducono lo spazio adibito ad ufficio, tagliando il numero di postazioni di lavoro interne.

Non è raro il caso in cui un'unica postazione venga divisa tra tre, cinque o più telelavoratori, ciascuno dei quali fa rientro nella sede aziendale in modo irregolare e soltanto per poche ore a settimana. In tal caso, la segreteria deve accollarsi il compito di coordinare le presenze dei telelavoratori per evitare rientri simultanei degli stessi.

Le grandi aziende che hanno già sperimentato il Telelavoro hanno avuto modo di valutarne l'impatto sulle varie funzioni aziendali.

L'introduzione del Telelavoro rappresenta, di norma, l'occasione per rilanciare o migliorare l'immagine aziendale. Il settore marketing è chiamato ad intrattenere rapporti con i media anche sul tema Telelavoro, deve essere pronto a fornire informazioni corrette e a rispondere alle domande di giornalisti e studiosi del fenomeno, cercando di rilanciare l'immagine pubblica dell'azienda.

Il settore vendite e assistenza, una delle aree funzionali più coinvolte negli esperimenti di Telelavoro in Italia e all'estero, deve riorganizzare la sua attività sulla base della nuova filosofia alla quale si ispira il rapporto tra azienda e cliente. Ad esempio, la richiesta di un prodotto/servizio o di assistenza tecnica fatta direttamente da un cliente sul sito Web di un'azienda multinazionale virtuale può mettere in moto un processo semplice o complesso. Esattamente come nel caso di una vendita o assistenza richiesta e gestita in forma tradizionale, solo che in una struttura basata sul Telelavoro ci si aspetta un tempo di risposta minore. Il settore logistico, oltre a gestire l'attribuzione dei carichi di lavoro, deve partecipare al controllo di gestione, studiando come ottimizzare tempi e metodi per la ripartizione dei compiti e delle commesse tra i telelavoratori. Deve fare in modo che i telelavoratori possano rifornirsi senza problemi del kit di lavoro settimanale o mensile (carta intestata, floppy disk, cartucce per stampa, ecc.) e deve individuare la soluzione più efficiente per riparare le loro attrezzature in caso di guasto.

L'affidamento di commesse in outsourcing genera un lavoro supplementare per l'amministrazione per la gestione di contratti di lavoro con contenuto e scadenze assai diversi tra loro. Il settore risorse umane deve acquisire confidenza con contratti di lavoro di vario tipo, orientare la sua attività verso la riqualificazione professionale del lavoratore e utilizzare, nei confronti dei potenziali clienti, criteri di selezione del personale orientati a saggiare le competenze informatico-tecniche, l'attitudine al coordinamento con il capocommessa e con il gruppo di lavoro, la capacità di gestione autonoma dei carichi di lavoro.

Anche per il lavoratore, così come per l'imprenditore, l'introduzione del Telelavoro presenta aspetti sia positivi sia negativi.

Alcuni tra i vantaggi più significativi sono:

La flessibilità spaziale e temporale nello svolgimento del lavoro:

si tratta di uno dei grandi vantaggi del Telelavoro. Chi lavora a domicilio può programmare la propria giornata lavorativa come meglio crede, purché osservi le disposizioni del contratto di lavoro relativamente alle ore di reperibilità e ai contenuti della sua prestazione. Può scegliere di lavorare di notte anziché di giorno, può sospendere più volte il lavoro durante l'arco della giornata; i telecentri, invece, osservano orari di apertura e di chiusura ben determinati e non permettono, solitamente, il Telelavoro notturno.

La libertà di trasferirsi ovunque:

nel caso in cui il contratto di lavoro non preveda dei rientri periodici in azienda ma contempli il solo lavoro remotizzato, il telelavoratore può decidere liberamente di cambiare città senza essere costretto ad abbandonare il posto di lavoro.

Più tempo da dedicare alla famiglia:

per chi ha figli o altre persone da accudire, il normale orario d'ufficio non si concilia facilmente con i bisogni di questi (si pensi alla scuola, alla preparazione del pranzo e ad altre attività). Il Telelavoro diventa l'opportunità per conciliare le esigenze di lavoro con quelle familiari. Ciò è vero soprattutto nel caso del lavoro domiciliare per chi deve assistere persone disabili, bambini, persone anziane.

La riduzione dei costi e dei tempi di spostamento:

non dovendosi più recare nella sede dell'impresa, il lavoratore domiciliare non deve più sostenere i costi di utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico o dell'auto privata.

La possibilità di formazione e aggiornamento continui:

l'evoluzione degli strumenti informatici impone al telelavoratore continui aggiornamenti tecnici e questo può avere effetti positivi sul livello culturale del telelavoratore, nonché sulla propensione a sviluppare e mantenere la sua capacità di apprendimento.

La maggiore motivazione:

il telelavoratore che decide di lavorare dove e quando vuole, può anche programmare la gestione dei suoi carichi di lavoro in modo da rendere la vita professionale il più possibile compatibile con la vita privata. Questo fatto può conferire maggiore motivazione e indurre un incremento di efficienza nello svolgimento del lavoro.

Se questi sono i possibili vantaggi che ricadono sul lavoratore in seguito all'introduzione del Telelavoro, vi sono anche degli svantaggi che è opportuno elencare:

L'incremento delle spese domestiche per i lavoratori a domicilio:

Chi lascia la sede dell'azienda per lavorare nel proprio domicilio, di solito, ha bisogno di una stanza a lui interamente dedicata dove trovare concentrazione. Ha anche bisogno di illuminazione artificiale idonea, soprattutto se lavora nel pomeriggio e durante le ore notturne. Talvolta necessita anche di aria condizionata. Tutto ciò comporta delle spese energetiche che si aggiungono a quelle generate da PC e periferiche. Questi costi gravano sul telelavoratore, anche se l'azienda può decidere di fornire un rimborso spese forfettario.

La minore tutela della salute del lavoratore:

il lavoratore, soprattutto se a domicilio, è soggetto a minori controlli ispettivi sul suo ambiente di lavoro. Ciò può indurre sia il lavoratore, sia l'azienda a trascurare le norme di sicurezza sul luogo di lavoro, come il divieto di permanenza continua e prolungata di fronte al monitor del computer e il rispetto della corretta illuminazione. Nel caso dei lavoratori subordinati, può accadere che, in assenza di controlli, il telelavoratore sia indotto ad eccedere il limite delle otto ore lavorative.

Le minori tutele sindacali:

la personalizzazione dei contratti di lavoro sulle esigenze del singolo lavoratore, aggiunta alla minore presenza fisica in azienda, può rendere più difficile l'organizzazione sindacale su base aziendale e ridurre la forza contrattuale dei telelavoratori. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il lavoro a distanza non permette le tradizionali forme di aggregazione e comunicazione sindacale, le quali possono essere ricostruite soltanto in parte utilizzando gli strumenti telematici (es. forum web, mailing list e newsgroup).

La perdita delle forme tradizionali di apprendimento in azienda:

se il Telelavoro offre la possibilità di ampliare i propri orizzonti culturali e relazionali grazie alle tecnologie informatiche, d'altro canto isola l'individuo dal contesto aziendale. L'acquisizione di know-how tacito attraverso l'osservazione del lavoro dei colleghi, una delle fonti principali di apprendimento aziendale, può risultare così compromessa.

Il calo della motivazione:

specularmente a quanto affermato poco sopra, sono stati rilevati casi in cui il lavoratore ha manifestato una certa insofferenza per il Telelavoro domiciliare. Ciò è dovuto all'improvvisa solitudine in cui viene a trovarsi il lavoratore, privato dell'ambiente di ufficio e costretto a convivere con le difficoltà insite nella convivenza continuativa con il nucleo familiare.

Non si può decidere a priori e in maniera generica se, per il telelavoratore, i vantaggi del Telelavoro siano preponderanti o meno rispetto agli svantaggi. Ogni decisione va presa valutando caso per caso, con riferimento al concreto atteggiarsi del rapporto di lavoro e alle condizioni ambientali di contorno.

 

[1] Fonte: dati Albacom